Translate

lunedì 18 marzo 2024

Messaggio del 18 Marzo 2024 - MEDJUGORJE





La veggente Mirjana Dragićević-Soldo ha avuto apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982. Nell'ultima apparizione quotidiana, la Madonna, affidandole il decimo segreto, disse che le sarebbe apparsa una volta all'anno, il 18 marzo. Così è stato durante tutti questi anni. L'apparizione è iniziata alle 13:23 ed è durata fino alle 13:27

"Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!"

sabato 9 marzo 2024

Rinuncia a un’eredità miliardaria per seguire Cristo: "a Medjugorje è iniziata la mia nuova vita."- TESTIMONIANZA

 



Un giovane miliardario austriaco lascia tutto e va in seminario. E’ passato da Medjugorje

Grande sorpresa ha destato nel mondo economico austriaco la rinuncia a un’eredità miliardaria da parte di un giovane figlio di nobile famiglia. Georg Mayr Melnhof, di Salisburgo, 27 anni, nono di dieci figli, laureato a Vienna, dopo aver assunto la guida dell’azienda paterna all’inizio del 1995, ha deciso in settembre di entrare in seminario. “Le cose sono andate così:

"Mi ero recato a Medjugorje più volte dal 1982, ma solo nel 1987 ho avuto la mia vera conversione. Guarito dopo mesi di malattia, in cui ho avuto modo di riflettere sul messaggio, nonostante la mia paura a stare con la gente, sono stato chiamato a guidare a Medjugorje un gruppo di giovani nella Pasqua di quell’anno. Un tuffo nel vuoto, ma lì è iniziata la mia nuova vita. In un mattino del 6 settembre dello stesso anno, di nuovo pellegrino a Medjugorje, sono stato colpito da un passo della Bibbia: Nessuno potrà mai essere mio discepolo se non rinuncerà a tutti i suoi beni (Lc 14,33). E nella Messa ascoltata subito dopo in lingua tedesca, una voce intensissima mi diceva di seguire quella chiamata. Tornato a casa, comunicai a mia madre il desiderio di diventare sacerdote ed ella mi disse: ”Preghiamo un anno per questa questa tua decisione”; e così la mia vocazione venne trascurata e vissi per sei anni ancora la mia vecchia vita: studiai economia e non mi pento di averlo fatto. Ma quest’anno a luglio ho capito con chiarezza che a Medjugorje nell’89 ero stato veramente chiamato. La mia vocazione era nata da Maria.


Come ha reagito la famiglia?

Mia madre non si meravigliò, perché da tempo era convinta della mia chiamata. E quando lo scorso anno decisi di prendere in mano l’azienda di famiglia, rimase stupita. Questo me lo ha detto soltanto in un secondo momento. Accettò questa decisione nel silenzio e accompagnandola con le sue preghiere. Poi ebbe la conferma di quello che aveva sempre capito. Mio padre invece ebbe difficoltà ad accettare la mia decisione, soprattutto perché ero l’unico dei figli maschi a cui poter affidare l’azienda. Ma sento ora che egli percepisce sempre di più la benedizione di questa mia scelta ed egli non desidera altro che i figli seguano la loro strada per essere soddisfatti e felici.


Come si trova ora in seminario?

Sono molto entusiasta dell’atmosfera che si respira nel seminario di Salisburgo. Qui parte dei giovani conosce molto bene Medjugorje Per noi il Rosario è qualcosa di naturale ed anche l’adorazione eucaristica. Cerchiamo di vivere i messaggi di Maria. Non devo difendere Medjugorje nel seminario! Quest’anno ad esempio andiamo per fine anno a Medjugorje e per me non è stato difficile metter fuori un avviso e invitare anche gli altri seminaristi a partecipare al pellegrinaggio. Non ho incontrato nessuno che abbia detto: per amor del cielo! Ora abbiamo anche qualcuno che è entusiasta di Medjugorje Constato che le persone riconoscono i frutti positivi che ne derivano e che entrano anche in seminario. E’ una grande benedizione. Purtroppo non è così in tutti i seminari austriaci.

Quali sono i suoi piani in futuro?

Terminare gli studi al più presto possibile, ma anche soddisfare la volontà di Dio e fare molto di più. Tante persone legate a Medjugorje mi chiedono di dare degli impulsi sotto forma di relazioni e serate di preghiera…Vi sono pochi sacerdoti che sostengono pienamente i messaggi di Medjugorje C’è ancora paura e molti aspettano che Medjugorje venga approvata dalla Chiesa. Per me una cosa è chiara: Medjugorje cambia profondamente le persone…

Lei ritiene che i sacerdoti mariani siano importanti oggi?

Maria afferma: i sacerdoti sono i miei amati figli. Capisco ora perché Maria esorta tutti a pregare per i sacerdoti, perché essi vengono oggigiorno attaccati violentemente. Molti sacerdoti hanno difficoltà notevoli con Maria, ma poi penso: cos’è un sacerdote senza Maria? senza quel profondo legame con Lei? Anche la scelta di una vita in cui vige il celibato, sarà per me più facile grazie al mio profondo legame con Maria. E riguardo al futuro della Chiesa? Nutro grandi speranze. I tempi più difficili nella storia della Chiesa sono stati sempre i momenti di maggior gloria e benedizione. Questo lo vediamo quando apriamo gli occhi al bene. Riconosciamo che il Signore nei momenti difficili interviene come mai in altri tempi, sia attraverso Medjugorje, sia attraverso movimenti di rinnovamento.

Pensiamo solo a ciò che accade in Francia con le giovani comunità: si tratta veramente di una grande gioia ed è per questo che nutro grandi speranze per il futuro della Chiesa, perché essa poggia sulla roccia e la parola di Dio dura in eterno. Il Signore dice: non preoccupatevi, anche riguardo alla Chiesa. Vi sono tante cose da fare, tante cose belle; ed è veramente un peccato pensare solo alle cose brutte.

Fonte: medjugorje.altervista.org

domenica 3 marzo 2024

COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 2024 DI P. MARINKO - MEDJUGORJE

 



COMMENTO DI P. MARINKO SAKOTA AL MESSAGGIO DELLA REGINA DELLA PACE DA MEDJUGORJE DEL 25 FEBBRAIO 2024

Messaggio del 25 febbraio 2024
"Cari figli! Pregate e rinnovate il vostro cuore perché il bene che avete seminato porti frutto di gioia e di comunione con Dio. La zizzania ha preso molti cuori e sono diventati sterili. Perciò voi, figlioli, siate luce, amore e le mie mani estese in questo mondo che anela a Dio che è amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Nel messaggio della Madonna notiamo tre temi. Il primo riguarda noi: che i semi del bene seminato porti frutto nella preghiera e nel rinnovamento dei cuori. Nel secondo la Madonna fa una diagnosi della malattia: La zizzania si diffonde nel mondo e rende sterili i cuori umani. Nel terzo si tratta di un appello a fare qualcosa per cambiare la situazione.
1. Pregate e rinnovate il vostro cuore perché il bene che avete seminato porti frutto di gioia e di comunione con Dio.
Se leggessimo solo i media, penseremmo che nel mondo c’è molto più male che bene. È vero che il male esiste e che molti lo seminano, ma la Madonna ci insegna a vedere altro: Lei è una Mamma che vede il bene che noi, suoi figli, seminiamo e ce lo dice. In effetti, ci sono persone tra noi che seminano bene. Ma ci abituiamo e se non abbiamo il cuore puro e aperto, facilmente diventiamo ciechi e non vediamo il bene. Il Bene, c'è! Quanto bene viene seminato ogni giorno nella famiglia! Quanto sono buoni i genitori con i loro figli! Quanti sono coloro che aiutano le persone bisognose, che si battono per la pace intorno a loro e nel mondo, che svolgono con responsabilità il loro lavoro a scuola, in fabbrica, nei cantieri! Quanto sono bravi i medici e gli infermieri! Quanto sono bravi i piloti, gli autisti dei treni, dei tram, degli autobus che trasportano così tanti passeggeri! Allo stesso modo, preti e suore, laici...
Ma ora arriva una consapevolezza importante: il bene che facciamo non deve sempre portare buoni frutti. Qualcuno aiuta gli altri, ma non ha gioia e non è in unione con Dio, perché è insoddisfatto e deluso dal fatto che nessuno vede che ha fatto del bene né gliene attribuisce il merito. Per comprendere questo basta ricordare Paolo che dice: «se anche parlassi la lingua degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna… e se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo per essere arso e non avessi la carità, non gioverebbe a nulla" (1 Cor 13, 1-3).
Per questo la Madonna ci chiama a pregare e a rinnovare i nostri cuori, perché vuole che avvenga in noi una trasformazione dei cuori. Un cuore trasformato vede tutto in modo diverso. Così, anche se qualcuno non vede il bene che ho fatto, posso essere gioioso e in unione con Dio. Nel processo di trasformazione del cuore, può aiutarci una preghiera in cui mi affido a Dio: "Signore, tu vedi tutto e sai quello che ho fatto. Ecco perché non mi importa più se la gente lo vedrà o no. Fa' che ciò che ho fatto sia per la tua gloria". Viviamo così le parole di Gesù: «Così anche voi: quando avrete fatto tutto ciò che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili!". Abbiamo fatto quello che dovevamo fare!» (Lc 17,10) Così il cuore si rinnova, si libera dalle attese e si diventa gioiosi e in unità (in un legame forte) con Dio.
Cosa significa essere in unione con Dio?
Siamo in unione con Dio quando siamo come Dio. Quando Dio fa del bene, lo fa sempre in modo incondizionato e gratuito, indipendentemente dal fatto che le persone lo vedano, lo riconoscano e lo ringrazino. Quando facciamo lo stesso, allora siamo simili a Dio, in unità, uno con Lui.
2. La zizzania ha preso molti cuori e sono diventati sterili.
La Madonna ci avverte che la zizzania esiste, che si sta diffondendo ampliamente nel mondo (ha colpito tanti cuori) e causa l'infertilità nelle persone. Cos'è la zizzania?
La zizzania è una pianta che, a causa delle sostanze tossiche, può provocare avvelenamenti, danni ai muscoli e ai nervi e può provocare la morte negli animali domestici (pollame, maiali, capre, conigli). In senso figurato, è un simbolo di qualcosa che è dannoso, che danneggia le buone relazioni e il lavoro, nonché un simbolo di persone che distruggono le buone relazioni. Poiché persone del genere esistono ovunque, è nato il detto che in ogni campo di grano c'è zizzania.
A quale zizzania si riferisce la Signora?
Non lo sappiamo, ma prendiamo ad esempio il pettegolezzo e il parlare di fenomeni negativi negli altri. Può essere come la zizzania! Come può avvelenare il cuore e le relazioni interpersonali! E come può rendere sterile il cuore: rendere impossibile l’amore tra le persone e anche verso Dio, può bloccare la pace, la gioia, l’unione, i buoni rapporti!
La zizzania può essere l'invidia che avvelena l'interno, che fa sì che i pensieri e i sentimenti di una persona vadano in una direzione che distorce l'immagine di un'altra persona e spesso provoca sentimenti negativi e una interruzione nei rapporti con amici e parenti.
I media e i social network possono seminare zizzania. Siamo sempre più consapevoli di come attraverso di essi l'ideologia gender si diffonda sempre più e semina zizzanie che “lavano il cervello” e portano fuori strada. Quante persone si sono allontanate da Dio e dalla Chiesa, perché i media le hanno influenzate e convinte della loro “verità”!
Ecco come le persone diventano sterili nel seminare il bene intorno a loro: non generano figli, non allevano i figli secondo sana scienza, non diffondono la Buona Novella di Gesù, non pensano ai bisogni degli altri, ma solo di se stessi, hanno paura, non hanno fede, hanno paura del futuro…
3. Perciò voi, figlioli, siate luce, amore e le mie mani estese in questo mondo che anela a Dio che è amore.
Ma, nonostante che tante persone seminino zizzania, che tanti si siano allontanati dalla fede in Dio e dalla Chiesa, la Madonna vede ancora il bene che c’è: nelle persone c’è un desiderio, un’aspirazione a Dio che è amore! È ovvio che questo desiderio è profondamente scritto nel cuore umano e non può scomparire. Può essere coperto da vari strati, come l'attenzione esclusiva alle preoccupazioni per le cose materiali, poi la dipendenza, o il fatto che le persone cercano la realizzazione di questo desiderio in vari movimenti religiosi, nello yoga e simili.
La Madonna non giudica nessuno, ma invita i suoi figli fedeli che si impegnino. Non per criticare chi si è allontanato da Dio e dalla Chiesa, ma per essere luce per chi è nelle tenebre, amore per chi manca di amore e le Sue mani tese verso ogni persona.
La Madonna è una Mamma che vuole aiutare ciascuno dei suoi figli, soprattutto quelli lontani da Dio e dal suo cuore. Vuole portare luce, donare amore e abbracciare con le sue braccia i bambini che sono stati colpiti e avvelenati dalle zizzanie. Ma non può farlo senza di noi. Ha bisogno di noi.
La Madonna ci chiama perché crede in noi. Solo dobbiamo iniziare a prendere sul serio nostra Madre. Se non la aiutiamo, rimarremo sterili. E se la aiutiamo, proveremo gioia e faremo esperienza che siamo così simili, uno con Dio!


FONTE: Mir i Dobro

giovedì 29 febbraio 2024

Papa Francesco a favore di MEDJUGORJE: dalla “MADONNA POSTINA” ..all' AUTORIZZAZIONE DEI PELLEGRINAGGI UFFICIALI.




 Gli interventi di Papa Francesco a favore di Medjugorje: ”Sono stato io che ho protetto Medjugorje”.

DALLA “MADONNA POSTINA” AL RICONOSCIMENTO DEI FRUTTI DI MEDJUGORJE, FINO ALL’AUTORIZZAZIONE DEI PELLEGRINAGGI UFFICIALI.




Era la festa di Tutti i Santi del 2018, quando da Medjugorje è giunta una bella notizia per bocca di Chiara Amirante, fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti. La notizia, anche se non attraverso canali ufficiali del Vaticano, veniva fatta, sempre autorevolmente, a nome dello stesso Papa. Si tratta di una precisazione importantissima. Quel giorno, dunque, con grande gioia, Chiara comunicò:
«“… e anche se lui [il papa] poi ha detto: “sì, ma i frutti ci sono, e sono tanti”. Sono rimasta con questo dolore per quanto aveva detto sulla Madonna: “Questa Madonna non è la Madre di Gesù”.
Io non so per quale grazia sono stata nominata da Giovanni Paolo II consultrice dell’Ufficio per la Pastorale Migranti; poi per la Nuova Evangelizzazione da papa Benedetto; poi ora al Sinodo.
Questo mi ha dato l’occasione di parlare con papa Francesco. Veramente dopo la sua prima affermazione ho avuto modo di parlare con lui per un’ora anche di Medjugorje. E anche recentemente ho avuto l’occasione di parlare con lui ancora di Medjugorje.
E mi ha detto, perché le altre volte c’era il segreto d’ufficio, “Questa volta, Chiara, lo puoi dire”. E quindi ho la benedizione del papa per potervelo dire.
Io sono andata a parlare col papa, perché ho capito che le voci che giravano in Vaticano su Medjugorje erano sballate. Così sono arrivate a lui voci che ci sarebbero stati 76.000 messaggi, una notizia che gira non so da quando; che ha fatto pensare a papa Francesco che era vero che la Madonna tutti i giorni desse appuntamenti diversi, a veggenti diversi e dire cose diverse. “No – gli dico – Padre, non è proprio così, nel senso che in realtà i messaggi sono 682 ad oggi”. C’è quello del 25 e poi quello del giorno 2”.
Quindi capisco che se ti fanno sapere che la Madonna ogni minuto dà un messaggio qui e poi un messaggio lì, questo può dare un po’ di perplessità. E allora lui mi ha detto queste cose positive [su Medjugorje]. È già un anno che ci sentiamo a proposito degli equivoci che ci sono su Medjugorje.
Quindi io sapevo già tutto quello lui aveva fatto. Però lui mi ha detto: “Chiara, guarda […] che sono io che poi ho salvato Medjugorje, sono io che ho a cuore Medjugorje, sono io che ho mandato Hoser perché credo – quello che ho anche affermato nella conferenza stampa – che i frutti sono tanti e sono inequivocabili.
Puoi dire che ho a cuore Medjugorje, e che non mi sono reso conto che quella affermazione che io ho detto a mio titolo personale, ma che nasceva anche da una informazione sbagliata, era arrivata in maniera così forte. Quindi puoi dire che ho a cuore Medjugorje, molto a cuore. E che mi sto muovendo col mio delegato proprio per custodire tutto ciò che c’è di bello a Medjugorje […]”».
E queste sono le date più importanti degli interventi di Papa Francesco negli ultimi anni:
- 11 febbraio 2017: Il Santo Padre Francesco ha nominato Visitatore speciale della Santa Sede per Medjugorje mons. Henryk Hoser, con la missione di approfondire la conoscenza della situazione pastorale di questa realtà, e, soprattutto, dei bisogni dei credenti che vi si recano in pellegrinaggio e, sulla base di essi, suggerire possibili iniziative pastorali per il futuro. Questa Missione ha quindi carattere esclusivamente pastorale.
- 29 marzo 2017: mons. Henryk Hoser arriva a Medjugorje, incontra i francescani e celebra la S. Messa.
- 31 maggio 2018: mons. Henryk Hoser viene nominato Visitatore apostolico a tempo indeterminato.
- 12 maggio 2019: Papa Francesco ha deciso di approvare i Pellegrinaggi ufficiali per Medjugorje. Diocesi e parrocchie potranno organizzare ufficialmente i pellegrinaggi e non saranno più solo in forma “privata” come era avvenuto fino ad allora. L’ annuncio è stato dato a Medjugorje durante la messa mattutina dello stesso giorno.
- 13 agosto 2021: mons. Henryk Hoser muore in ospedale in Polonia
- 27 novembre 2021: Papa Francesco nomina mons. Aldo Cavalli, arcivescovo titolare di Vibo Valentia, precedentemente nunzio apostolico in Olanda, Visitatore Apostolico con incarico speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis.
- Mons. Cavalli è arrivato a Medjugorje l'11 febbraio 2022, ed è in mezzo noi una presenza paterna e materna allo stesso tempo, un pilastro, ormai uno di noi apostoli di Maria.
Franco Sofia
(Con l’aiuto manuale di Salvo Silvestro)


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL FESTIVAL DEI GIOVANI  

[Medjugorje, 1-6 agosto 2021]  👇


MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL 33° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI (MLADIFEST)

[Medjugorje, 1° - 6 agosto 2022]👇





MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL 34° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI (MLADIFEST)

[Medjugorje, 26 - 30 luglio 2023] 👇





domenica 25 febbraio 2024

MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 2024 - MEDJUGORJE



Messaggio del 25 febbraio 2024 a Marija

Cari figli!
Pregate e rinnovate il vostro cuore perché il bene che avete seminato porti frutto di gioia e di comunione con Dio. La zizzania ha preso molti cuori e sono diventati sterili. Perciò voi, figlioli, siate luce, amore e le mie mani estese in questo mondo che anela a Dio che è amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



Gospina poruka, 25. veljače 2024.
„Draga djeco! Molite i obnovite vaše srce da bi dobro koje ste posijali rodilo plodom radosti i jedinstva s Bogom. Kukolj je zahvatio mnoga srca i postala su neplodna, zato vi, dječice, budite svjetlo, ljubav i moje ispružene ruke u ovom svijetu koji žudi za Bogom koji je ljubav. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu."

2° domenica di Quaresima, detta, domenica della trasfigurazione, ecco cosa vuol dire TRASFIGURAZIONE...

 




Mai come in questo momento abbiamo bisogno della pagina del Vangelo di oggi che ci parla della Trasfigurazione di Gesù. In tempi di buio solo la memoria della luce può salvarci. Questi sono giorni e sono ore in cui siamo gettati in angoscia, confusione, paura. E' l'esperienza che faranno i discepoli quando Gesù sarà arrestato. Per questo nel vangelo di oggi Egli stesso li prepara a quello "scandalo" attraverso il bagno di luce sul monte Tabor. Ognuno di noi ha la responsabilità in questo momento di non arrendersi al buio. Ognuno di noi ha la responsabilità di cercare nel profondo del proprio cuore e della propria memoria un'esperienza di luce che possa aiutarlo a recuperare fiducia. Questo è un momento in cui si riesce ad affrontare tutto solo se la si smette di sminuire, o di polemizzare, o di insultare, o di fomentare il panico. Il realismo cristiano ci insegna a non negare la realtà, ma allo stesso tempo ci aiuta a non soccombervi. Siamo nella stessa postura dei discepoli, intimoriti, sbaragliati, confusi. M Gesù ha una parola per noi: "All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo". Gesù solo è il solo che può aiutarci a fare la differenza. Come cristiani non dimentichiamolo. Come cristiani mostriamolo.
Luigi Maria Epicoco

Dal deserto sei accompagnato su un alto monte. Scenari diversi, ma è lo stesso agire di Dio: Gesù si prende cura di te, ti porta in disparte per farti vivere esperienze alte e profonde della fede.

La Quaresima si caratterizza per la conversione. È un tempo a tu per tu con Dio, è il tempo che ci si riscopre figli amati, figli prediletti.
Questa seconda domenica di Quaresima è detta domenica della trasfigurazione. È interessante questo percorso, la settimana scorsa siamo stati invitati ad attraversare il deserto con il Signore e a superare le tentazioni, oggi invece siamo chiamati a salire sul monte per contemplare il volto di Dio. Gesù prese con sé Pietro Giacomo e Giovanni lo stesso fu per Mosè che prese Aronne, Nadab e Abiu, e salì sul monte, e li Dio rivelò la sua gloria (Es 24,9ss).
Un’esperienza unica per i tre discepoli che sentono il Padre che chiama il Figlio, l’amato. Gesù salì sul monte e si trasfigurò. La traduzione esatta è subì una metamorfosi, indica il passaggio da una forma all’altra,

Lì viene spontaneo elevare lo sguardo al cielo e il pensiero a Dio. Questa esperienza, va tenuto presente che il vangelo non parla del Tabor, ma di un monte elevato e, nel linguaggio biblico, il monte non indica un luogo materiale, ma l’esperienza interiore di una manifestazione di Dio, il momento in cui l’intimità con il Signore raggiunge il culmine.
Gesù lascia la pianura e conduce in alto alcuni discepoli; li allontana dai ragionamenti e dai calcoli umani per introdurli negli imperscrutabili disegni del Padre. Li fa salire per riportarli poi, trasformati, sulla terra dove sono chiamati ad operare.
Sul “monte”, Gesù appare diverso da come lo hanno giudicato gli uomini. Lì si assiste a una metamorfosi: il suo volto sfigurato si trasfigura, il buio dell’insuccesso si illumina, l’abito logoro del servo si tramuta in splendida veste regale, la tenebra della morte si dissolve nell’aurora della Pasqua.
Chi non ha visto il suo volto glorioso è incapace di contrastare efficacemente le forze del male che affliggono l’umanità.
Donaci Signore di contemplare nel volto sfigurato dagli uomini, il volto del Cristo trasfigurato.

econdo l’evangelista Marco Gesù apparve rivestito di gloria divina ne evidenzia le vesti splendenti. Pietro da bravo intraprendente non si risparmia e prende la parola: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia», una richiesta che nasce da chi ha il desiderio di prolungare attimi felici, eterni.
Pietro si presenta anche in veste altruista, al numero tre non aveva considerato la tenda per i discepoli, per lui era importante protrarre quel momento. L’immagine delle tende richiama la comunione. Ma Pietro proprio non sapeva cosa stava dicendo, in effetti Lui è preso dalla bellezza del volto di Gesù, ma questo volto di Gesù ci riporta al suo regno. Ecco che apparve una nube e furono presi da spavento. La nube attesta la presenza di Dio, come si può notare nell’AT: qui avvolge Gesù con Mosè ed Elia, i discepoli ne restano fuori e dalla nube si sente la voce di Dio: Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!
San Leone Magno ci regala queste splendide parole: «Il Padre, senza alcun dubbio era presente nel Figlio e, in quella luce che il Signore aveva misuratamente mostrato ai discepoli, l’essenza di colui che genera non era separata dall’Unigenito generato, ma, per evidenziare la proprietà di ciascuna persona, la voce uscita dalla nube annunciò il Padre alle orecchie, così come lo splendore diffuso dal corpo rivelò il Figlio agli occhi».


Il Padre che invita ad ascoltare il Figlio, una dichiarazione di fiducia e di amore tra Padre e figlio. «Apparve tutta la Trinità: il Padre nella voce, il Figlio nell’uomo, lo Spirito nella nube luminosa» (San Tommaso d’Aquino).
La visione del Tabor è stata breve, l’Evangelista Marco lo sottolinea con poche ma incisive parole «E, subito, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù, solo, con loro». Gesù resta quello che era, ma i discepoli di certo hanno compreso qualcosa di lui che va al di là della conoscenza superficiale. Gesù dà loro la consegna del silenzio prima che il Figlio dell’uomo sia risorto dai morti. Per la prima volta s’interrogano su una cosa che Gesù gli aveva sempre accennato quando parlava della sua fine, ma alla quale non avevano mai dato ascolto. Qui è la prima volta che si domandano cosa volesse dire risorgere dai morti. Segno che si stanno aprendo alla speranza in una prospettiva nuova. Gesù è l’uomo nuovo e invita ciascuno di noi a fare un cammino di conversione.
La trasfigurazione è un raggio di luce che invita a cogliere il senso profondo delle cose. Se vogliamo vivere il Vangelo dobbiamo impegnarci a scoprire la bellezza della vita. Solo in questa intima comunione i discepoli colgono il senso della trasfigurazione e scoprono che Gesù è il compimento della legge, è il figlio prediletto, l’amato il maestro che merita di essere ascoltato anche nelle difficoltà. L’invito che possiamo cogliere per quest’oggi è di porre attenzione a ciò che conta.
Oggi è importante non solo intelligenza per comprendere, ma coraggio per decidersi. La parola che ascoltiamo è una parola che coinvolge ciascuno di noi.

martedì 20 febbraio 2024

La mia situazione di salute non è più compatibile: Chiara Amirante si dimette da Presidente

 



Carissimi amici,

il 6 gennaio 2024 si è tenuta l'Assemblea Centrale della nostra Associazione Privata internazionale di
Fedeli Nuovi Orizzonti, con le elezioni delle nuove cariche per i prossimi cinque anni, e sono stata rieletta Presidente. Dopo aver accolto questa nomina, ho avuto però un ulteriore crollo della
salute e un aggravarsi di numerosi sintomi allarmanti. Ho dovuto allora, mio malgrado, riaprire il discernimento sulla compatibilità della mia “non-salute” con i tantissimi impegni connessi al ruolo
di Presidente.


Ho dovuto infatti sottopormi a diversi consulti medici e il persistere di un alto rischio sia di ictus
che di infarto, in un quadro generale caratterizzato da numerose patologie e quattro sindromi in
stadio molto avanzato che rendono la gestione delle terapie di contenimento particolarmente
complessa, ha portato i diversi medici specialisti che mi seguono, a manifestarmi la loro grande
preoccupazione e a confermarmi l’incompatibilità della mia salute con gli altissimi livelli di stress
che da troppo tempo caratterizzano la mia vita.


Nonostante che la grande precarietà della mia salute sia ormai la mia “spina nella carne” da molto tempo, supportata dalla Sua grazia che si manifesta proprio sulla debolezza (cfr. 2 Cor 12,9), in questi trent’anni di Nuovi Orizzonti, a causa della rapida crescita della Comunità e del conseguente moltiplicarsi esponenziale delle gravi responsabilità, decisioni delicate e pesantissime croci connesse alla guida di questa grande Famiglia, ho dovuto continuare a tenere dei ritmi impossibili.
Tutto questo ha ovviamente contribuito ulteriormente a sfibrare il mio fisico oltre ogni possibilità e così, nonostante i dolori fossero ormai da molti anni diventati diffusi, cronici e insopportabili, ho dovuto imparare a convivere con i tanti e sempre più pressanti sintomi, che però costituiscono di fatto gravi segnali di allarmi e che quindi avrei dovuto decisamente ascoltare… ma ogni volta che ci provavo c’era una nuova emergenza inderogabile a cui dover far fronte.


In considerazione di questo mio ennesimo ‘crollo’, sentito il parere espressomi dai medici che mi
seguono, ho dovuto prendere atto che la mia situazione di salute non è più compatibile con i sempre più pressanti e numerosi impegni connessi al ruolo di Presidente, alla guida di
quest’Opera così vasta e complessa.


In questo momento di grande tribolazione e così delicato per il mondo intero, non mi pareva bene
lasciare la guida di Nuovi Orizzonti, speravo infatti di potercela fare a resistere ancora per un po’.
Non avevo messo in programma però un ulteriore crollo così pericoloso della salute, proprio
subito dopo le elezioni.




E così, con grande dolore ho dovuto prendere la decisione di presentare ufficialmente le mie dimissioni a Papa Francesco e al Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita, rassegnate l’11 febbraio 2024, Festa della Madonna di Lourdes.

Sono qui a condividere con tutti voi questa importante decisione, perché possiate pregare per me e per la famiglia Nuovi Orizzonti; infatti, la guida dell’Opera sarà in questo tempo affidata alle
nuove cariche elette il 6 gennaio 2024, in attesa di capire, con il Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita
come proseguire, perché a norma degli Statuti Generali vigenti, con le dimissioni della Presidente
decadono tutte le cariche e va eletta una nuova Presidente. Preghiamo per chi dovrà traghettare
la comunità in questo tempo e guidarla nei prossimi anni. Ovviamente io ci sono sempre, ma in modo diverso. D’altra parte, non dobbiamo preoccuparci di niente, perché quest’Opera è di Dio e sarà Lui a continuare a guidarla nelle acque così tempestose di questo tempo.


Conto sulle vostre preghiere in questo momento per me particolarmente difficile, voi contate sulle
mie. Grata a Dio per i tanti miracoli di risurrezione contemplati in questi trent’anni, certa che ne
contempleremo ancora tanti insieme, restiamo in comunione nel cercare di vivere un sempre più
pieno abbandono alla Volontà del Padre, ripetendo il nostro “In Manus Tuas Domine”.


Un fortissimo abbraccio a tutti e a ciascuno con profondo affetto!
Chiara Amirante


via T. Landolfi 300
Frosinone, FR 03100 IT
www.nuoviorizzonti.org
+39 0775502353 Nuovi Orizzonti