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martedì 11 aprile 2017

Chi non crede nel Papa non può ricevere l'Eucaristia e anche chi non crede negli altri DOGMI di fede cattolica

 Il nono articolo del Credo c’insegna che Gesù Cristo ha fondato sulla terra una società visibile che si chiama Chiesa cattolica e che tutte le persone che fanno parte di questa Chiesa sono in comunione  tra loro. 

 La Chiesa cattolica riconosce un totale di 44 dogmi – o verità di fede –, raggruppati in otto grandi temi e che sono un'esplicitazione dei 21 dogmi del Credo: Dio, Gesù Cristo, la creazione del mondo, l'essere umano, Maria, il Papa e la Chiesa, i sacramenti e le realtà escatologiche.

I più importanti dogmi della Chiesa cattolica

Dogma  Termine del linguaggio ecclesiastico usato per indicare un principio certo e una verità inconfutabile (dal greco dògma, “dottrina comunemente accettata”, “decreto”).

dogmi sono verità contenute nella rilevazione divina e manifestate nelle Sacre Scritture o nella tradizione della Chiesa. Il dogma viene proclamato da un concilio o dal papa in prima persona, e impegna tutti i cristiani a credervi per fede. Può in seguito essere chiarito ed elaborato, ma mai negato.
Il termine ha acquisito questo significato solo in epoca moderna (dal XVII secolo), anche se già nella Chiesa antica e nel Medioevo si parlava di “formulazioni dogmatiche”, nelle quali si proclamavano le verità più importanti della fede.

Difesa dalle eresie. Fin dalle sue origini, quindi, la Chiesa ha fissato dei “dogmi”, soprattutto in particolari momenti storici, spesso per opporsi a eresie. La maggior parte di essi si trova nei testi dei primi sette concili ecumenici, tutti del primo millennio, quando si stabilirono le verità centrali della fede e si fissò il “Credo”, usato ancora oggi nella liturgia.  Ecco comunque quelli ritenuti più importanti dalla Chiesa cattolica.


DOGMA: Dio è uno e trino Ha assunto la forma di dogma durante il concilio di Costantinopoli del 381. Dio è uno solo in tre persone: Dio-Padre, Dio-Figlio e Dio-Spirito Santo. Le persone divine sono distinte tra loro, ma la loro distinzione non divide l’Unità divina.

DOGMA: Gesù Cristo è il Figlio unigenito di Dio, generato ma non creato consustanziale al Padre, eterno e immutabile Fu proclamato nel primo concilio di Nicea (325): Gesù Cristo è il Figlio di Dio, è stato generato prima dei secoli, ma non è una creatura di Dio, ed è della stessa sostanza del Padre.

DOGMA: Maria è Madre di Dio Dogma proclamato dal concilio di Efeso (431). Maria è Madre di Dio perché è madre di Gesù. Infatti, colui che è stato concepito per opera dello Spirito Santo e che è diventato veramente suo figlio, è il Figlio eterno di Dio Padre. E’ Dio egli stesso.

DOGMA: Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo Gesù Cristo, nell’unità della sua persona divina, ha due nature inscindibili, quella umana e quella divina, ed è perfetto quanto alla divinità e perfetto quanto alla umanità (concili di Efeso, 431, e di Calcedonia, 451).

DOGMA: Maria è sempre vergine Il II concilio di Costantinopoli, nel 553, sancì la perpetua verginità di Maria: prima, durante e dopo il parto di Gesù Cristo. Quando i Vangeli parlano di “fratelli e sorelle di Gesù”, si tratta di parenti prossimi.

DOGMA: Il purgatorio esiste E’ lo stato di quanti muoiono nella grazia di Dio, ma, anche se sono sicuri della loro salvezza eterna, hanno ancora bisogno di purificazione. La dottrina del Purgatorio fu sancita come dogma nei concili di Firenze (1439) e di Trento (1545-1563).

DOGMA: Transustanziazione E’ la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo, al momento della consacrazione. La transustanziazione divenne dogma nel 1215, nel IV concilio Laterano, e fu confermata dal concilio di Trento, quando la Chiesa cattolica, in seguito alla riforma protestante, stabilì i confini dell’ortodossia.

DOGMA: Immacolata concezione Proclamata da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, satbilisce che la Vergine Maria è stata concepita pura, senza peccato originale. E’ cioè stata preservata dalla condanna universale del peccato fin dal concepimento.

DOGMA: Infallibilità papale Il dogma è contenuto nella costituzione Pastor aeternus approvata dal Concilio Vaticano I il 18 luglio 1870. Afferma che il papa deve essere considerato infallibile quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo “supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani” e “definisce una dottrina circa la fede e i costumi”. Pertanto quanto da lui stabilito vincola tutta la Chiesa per sempre.



DOGMA: Assunzione di Maria E’ l’ultimo dogma, proclamato da papa Pio XII il 1° novembre 1950. Indica che la Madonna, finito il corso della sua vita terrena, fu “assunta” (cioè accolta) in Paradiso con l’anima e con il corpo, accanto al Figlio e a Dio Padre.

Del Papa e dei Vescovi


192. Chi è il Papa?

Il Papa, che noi chiamiamo pure il Sommo Pontefice, o anche il Romano Pontefice, è il successore di san Pietro nella Cattedra di Roma, il Vicario di Gesù Cristo sulla terra e il capo visibile della Chiesa.

193. Perché il Romano Pontefice è successore di san Pietro?

Il Romano Pontefice è successore di S. Pietro, perché S. Pietro nella sua persona riunì la dignità di Vescovo di Roma e di capo della Chiesa; stabilì in Roma per divina disposizione la sua sede e ivi morì, perciò chi viene eletto vescovo di Roma è anche l’erede di tutta la sua autorità.

194. Perché il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo?

Il Romano Pontefice è il Vicario di Gesù Cristo, perché lo rappresenta sopra la terra e ne fa le veci nel governo della Chiesa.

195. Perché il Romano Pontefice è capo visibile della Chiesa?

Il Romano Pontefice è il capo visibile della Chiesa, perché egli la regge visibilmente coll’autorità medesima di Gesù Cristo, che ne è il capo invisibile.

196. Qual’è dunque la dignità del Papa?

La dignità del Papa è la massima fra tutte le dignità della terra, e gli dà potere supremo ed immediato sopra tutti e singoli i Pastori e i fedeli.

197. Può errare il Papa nell’ammaestrare la Chiesa?

Il Papa non può errare, ossia è infallibile nelle definizioni che riguardano la fede e i costumi.

198. Per qual motivo il Papa è infallibile?

Il Papa è infallibile per la promessa di Gesù Cristo e per la continua assistenza dello Spirito Santo.

199. Quando è che il Papa è infallibile?

Il Papa è infallibile allora soltanto che nella sua qualità di Pastore e Maestro di tutti i cristiani, in virtù della suprema sua apostolica autorità, definisce una dottrina intorno alla fede o ai costumi da tenersi da tutta la Chiesa.

200. Chi non credesse alle solenni definizioni del Papa, quali peccato commetterebbe?

Chi non credesse alle definizioni solenni del Papa, o anche solo ne dubitasse, peccherebbe contro la fede, e se rimanesse ostinato in questa incredulità, non sarebbe più cattolico, ma eretico.

201. Per qual fine Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità?

Dio ha concesso al Papa il dono della infallibilità affinché tutti siamo certi e sicuri della verità che la Chiesa insegna.

202. Quando fu definito che il Papa è infallibile?

Che il Papa è infallibile fu definito dalla Chiesa nel Concilio Vaticano, e se alcuno presumesse di contraddire a questa definizione sarebbe eretico e scomunicato.

203. La Chiesa nel definire che il Papa è infallibile ha forse stabilito una nuova verità di fede?

No, la Chiesa nel definire che il Papa è infallibile non ha stabilito una nuova verità di fede, ma solo, per opporsi a nuovi errori, ha definito che l’infallibilità del Papa, contenuta già nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, è una verità rivelata da Dio, e quindi da credersi come dogma o articolo di fede.

204. Come deve comportarsi ogni cattolico verso il Papa?

Ogni cattolico deve riconoscere il Papa, qual Padre, Pastore e Maestro universale e stare a lui unito di mente e di cuore.

205. Dopo il Papa, quali sono per divina istituzione i personaggi più venerandi nella Chiesa?

Dopo il Papa, per divina istituzione i personaggi più venerandi della Chiesa sono i Vescovi.

206. Chi sono i Vescovi?

I Vescovi sono i pastori dei fedeli, posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio nelle sedi a loro affidate, sotto la dipendenza del Romano Pontefice.

207. Che cosa è il Vescovo nella propria diocesi?

Il Vescovo nella propria diocesi è il Pastore legittimo, il Padre, il Maestro, il superiore di tutti i fedeli, ecclesiastici e laici, che appartengono alla diocesi stessa.

208. Perché il Vescovo si chiama Pastore legittimo?

Il Vescovo si chiama Pastore legittimo perché la giurisdizione, ossia il potere che ha di governare i fedeli della propria diocesi, gli è stato conferito secondo le norme e le leggi della Chiesa.

209. Di chi sono successori il Papa ei Vescovi?

Il Papa è il successore di S. Pietro principe degli Apostoli, e i Vescovi sono i successori degli Apostoli, in ciò che riguarda il governo ordinario della Chiesa.

210. Deve il fedele stare unito al proprio vescovo?

Si, ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve stare unito di mente e di cuore al proprio Vescovo in grazia e comunione con la Sede Apostolica.

211. Come deve comportarsi il fedele col proprio Vescovo?

Ogni fedele, ecclesiastico e laico, deve riverire, amare e onorare il proprio Vescovo, e prestargli obbedienza in tutto ciò che si riferisce alla cura delle anime e al governo spirituale della diocesi.

212. Da chi è aiutato il Vescovo nella cura delle anime?

Il Vescovo nella cura delle anime è aiutato dai sacerdoti, e principalmente dai parrochi.

213. Chi è il Parroco?

Il Parroco è un sacerdote deputato a presiedere e dirigere, sotto la dipendenza del Vescovo, una porzione della diocesi che chiamasi parrocchia.

214. Quali doveri hanno i fedeli verso il loro parroco?

I fedeli devono tenersi uniti al loro parroco, ascoltarlo docilmente e professargli rispetto e sommissione in tutto ciò che riguarda la cura della parrocchia.


Della comunione dei santi


215. Che cosa c’insegna il nono articolo del Credo con quelle parole: la comunione dei santi?

Con le parole: la comunione dei santi, il nono articolo del Credo c’insegna che nella Chiesa, per l’ intima unione che esiste tra tutti i suoi membri, sono comuni i beni spirituali, così interni come esterni, che le appartengono.

216. Quali sono nella Chiesa i beni comuni interni?

I beni comuni interni nella Chiesa sono: la grazia che si riceve nei sacramenti, la fede, la speranza, la carità, i meriti infiniti di Gesù Cristo, i meriti sovrabbondanti della Vergine e dei Santi, e il frutto di tutte le opere buone che in essa Chiesa si fanno.

217. Quali sono i beni esterni comuni nella Chiesa?

I beni esterni comuni nella Chiesa sono: i sacramenti, il sacrificio della santa Messa, le pubbliche preghiere, le funzioni religiose e tutte le altre pratiche esteriori che uniscono insieme i fedeli.

218. In questa comunione di beni entrano tutti i figli della Chiesa?

Nella comunione dei beni interni entrano i cristiani, i quali sono in grazia di Dio; quelli poi che sono in peccato mortale non partecipano di questi beni.

219. Perché non partecipano di questi beni quelli che sono in peccato mortale?

Perché la grazia di Dio é quella che unisce i fedeli con Dio e tra loro: e perciò quelli che sono in peccato mortale, essendo senza la grazia di Dio, sono esclusi dalla comunione dei beni spirituali.

220. Dunque i cristiani che sono in peccato mortale non hanno alcun vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa?

I cristiani che sono in peccato mortale hanno ancora qualche vantaggio dai beni interni e spirituali della Chiesa de’ quali son privi, in quanto essi conservano il carattere del cristiano che è indelebile, e sono aiutati dalle orazioni e dalle buone opere dei fedeli ad ottenere la grazia di convertirsi a Dio.

221. Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare dei beni esterni della Chiesa?

Quelli che sono in peccato mortale possono partecipare dei beni esterni della Chiesa, se pure non siano separati dalla Chiesa con la scomunica.

222. Perché i membri di questa comunione presi insieme, si chiamano santi?

I membri di questa comunione si chiamano santi perché tutti sono chiamati alla santità e furono santificati per mezzo del Battesimo, e molti di essi sono già pervenuti alla perfetta santità.

223. La comunione dei santi si estende ella anche al cielo e al purgatorio?

Si, la comunione dei santi si estende anche al cielo e al purgatorio, perché la carità unisce le tre Chiese: trionfante, purgante e militante; e i Santi pregano Iddio per noi e per le anime del purgatorio, e noi diamo onore e gloria ai Santi e possiamo sollevare le anime del purgatorio, applicando in loro suffragio Messe, elemosine, indulgenze e altre opere buone.


Di coloro che sono fuori della Chiesa


224. Chi sotto quelli che non appartengono alla comunione dei santi?

Non appartengono alla comunione dei santi nell’altra vita i dannati ed in questa coloro che si trovano fuori della vera Chiesa.

225. Chi sono quelli che si trovano fuori della vera Chiesa?

Si trovano fuori della vera Chiesa gli infedeli, gli ebrei, gli eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati.

226. Chi sono gl’infedeli?

Gl’infedeli sono quelli che non hanno il Battesimo e non credono in Gesù Cristo; sia perché credono e adorano false divinità, come gl’ idolatri; sia perché pure ammettendo l’unico vero Dio, non credono in Cristo Messia; né come venuto nella persona di Gesù Cristo, né come venturo, tali sono i maomettani ed altri somiglianti.

227. Chi sono gli ebrei?

Gli ebrei sono quelli che professano la legge di Mosè; non hanno ricevuto il battesimo e non credono in Gesù Cristo.

228. Chi sono gli eretici?

Gli eretici sono i battezzati che ricusano con pertinacia di credere qualche verità rivelata da Dio e insegnata come di fede dalla Chiesa cattolica, per esempio gli ariani, i nestoriani, e le varie sette dei protestanti.

229. Chi sono gli apostati?

Gli apostati sono coloro che abiurano, ossia rinnegano con atto esterno la fede cattolica, che prima professavano.

230. Chi sono gli scismatici?

Gli scismatici sono i cristiani che, non negando esplicitamente alcun dogma, si separano volontariamente dalla Chiesa di Gesù Cristo, ossia dai legittimi pastori.

231. Chi sono gli scomunicati?

Gli scomunicati sono quelli che per mancanze gravissime vengono colpiti di scomunica dal Papa, o dal Vescovo, e sono quindi, siccome indegni, separati dal corpo della Chiesa, la quale aspetta e desidera la loro conversione.

232. Si deve temere la scomunica?

La scomunica si deve temere grandemente, perché è la pena più grave e più terribile che la Chiesa possa infliggere a’ suoi figli ribelli ed ostinati.

233. Di quali beni rimangono privi gli scomunicati?

Gli scomunicati rimangono privi delle preghiere pubbliche, dei sacramenti, delle indulgenze e della sepoltura ecclesiastica.

234. Possiamo noi giovare in qualche modo agli scomunicati?

Noi possiamo giovare in qualche modo agli scomunicati e a tutti gli altri che sono fuori della vera Chiesa, con salutari avvisi, colle orazioni e colle buone opere, supplicando Iddio che per sua misericordia conceda loro la grazia di convertirsi alla fede e di entrare nella comunione dei Santi.



Fonte:https://tanogabo.com/i-piu-importanti-dogmi-della-chiesa-cattolica/

3 commenti:

  1. Chi non crede nei dogmi e nel Papato semmai, non nel Papa !! Vedi San Attanasio e Papa Liberio !!! andatevi a rivedere quello che ha detto Papa Benedetto VI ( c'è un video su youtube) a proposito della figura del Papa : Il 7 maggio 2005, Benedetto XVI pronunciava una Omelia portentosa a riguardo della Cattedra di Pietro, la sua missione, le sue prerogative, e specificava:
    "Colui che siede sulla Cattedra di Pietro deve ricordare le parole che il Signore disse a Simon Pietro nell’ora dell’Ultima Cena: "….e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli…." (Lc 22, 32).(...) Il Vescovo di Roma siede sulla sua Cattedra per dare testimonianza di Cristo. Così la Cattedra è il simbolo della potestas docendi, quella potestà di insegnamento che è parte essenziale del mandato di legare e di sciogliere conferito dal Signore a Pietro e, dopo di lui, ai Dodici.
    (...) La potestà di insegnare, nella Chiesa, comporta un impegno a servizio dell’obbedienza alla fede. Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo. (...) Il Papa è consapevole di essere, nelle sue grandi decisioni, legato alla grande comunità della fede di tutti i tempi, alle interpretazioni vincolanti cresciute lungo il cammino pellegrinante della Chiesa. Così, il suo potere non sta al di sopra, ma è al servizio della Parola di Dio, e su di lui incombe la responsabilità di far sì che questa Parola continui a rimanere presente nella sua grandezza e a risuonare nella sua purezza, così che non venga fatta a pezzi dai continui cambiamenti delle mode...."

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  2. Questo è il video di Papa Benedetto : https://www.youtube.com/watch?v=7bSQrqXk7Is

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  3. Tu sei Pietro e su questa Pietra fondersi la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno... Se non credi nel Papa non credi a Gesù...

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